Una delle cose più spiacevoli di questa bella e nuova versione di Ubuntu sono i problemi di compatibilità con le schede grafiche ATI. Ma questo era risaputo, d’altra parte capitava anche con le precedenti versioni. Con la versione 6.06, ad esempio, doveva essere riconfigurato xorg facendo uso del seguente comando:
$ sudo dpkg-reconfigure xserver-xorg
Successivamente, era necessaio configurare il file /etc/X11/xorg.conf
mediante l’apposita interfaccia a sfondo blu che si apriva dopo aver digitato il suddetto comando. I particolari sono descritti in quest’articolo
Per scaricarlo o farvelo recapitare gratis a casa potete far riferimento a questo link:
http://www.ubuntu-it.org/index.php?page=Ottenere_Ubuntu
Prima ancora di accendere il computer collegate un cavo di rete LAN al pc, in maniera tale che sarà rilevata automaticamente la connessione (se avete un router).
Accendete il computer e premete F2 per poter impostare la sequenza di boot: bisogna impostare come prima device da leggere il lettore CD/DVD; fatto ciò salvate e prima di uscire aprite il vano CD/DVD ed inserite il vostro CD di Ubuntu 7.04.
A tal proposito preciso che, anche se su molti forum consigliavano di usare la versione “alternate”, io ho utilizzato quella classic, che permette di installare Ubuntu graficamente.
Uscite dal BIOS e il PC si riavvierà.
Dopo qualche secondo vi apparirà la schermata iniziale (con un timeout di 30s) che vi chiede come volete installare Ubuntu dandovi la possibilità di settare anche alcune opzioni:
Premete il tasto F2 per settare la lingua: logicamente ITALIANO.
Adesso, dopo aver selezionato la lingua e premuto INVIO, riappare nuovamente la schermata iniziale: a questo punto vi basta selezionare la prima delle sei voci al centro dello schermo e premere INVIO.
A questo punto possono verificarsi due situazioni:
- Chi è fortunato vedrà partire tranquillamente la versione live di Ubuntu;
- Chi invece , come me, non lo è vedrà apparire una “simpatica” schermata a fondo blu, la quale ci avvisa che il Server X non è configurato correttamente: ovviamente tocca a noi fare il tutto, ma non disperiamo.
[Chi è fortunato deve saltare direttamente alla sezione successiva]
Per uscire da questa schermata fate in modo di selezionare la voce “NO”, se non erro anche una seconda volta e a questo punto dovrete lavorare a linea di comando.
Adesso, se avete seguito il consiglio dato all’inizio (collegare il cavo di rete LAN al pc prima di accenderlo), non ci sarà alcun problema, infatti il router avrà fatto già tutto e vi avrà assegnato l’indirizzo IP per essere in rete. Per verificare ciò digitare il seguente comando:
$ ipconfig eth0
Se invece non avete un router, ma un semplice modem provate ad entrare in rete col comando
$ pppoeconf
Successivamente verificate se siete in rete o meno col comando di prima.
Superata questa fase possiamo configurare Xorg ed installare i driver fglrx. Per fare ciò digitate in sequenza i seguenti comandi (ATTENZIONE: WordPress modifica due - con uno più grande, quindi cambiate il carattere trattino lungo nella terz’ultima e penultima riga di comando con il doppio trattino, davanti ad initial ed overlay rispettivamente):
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get dist-upgrade
$ sudo apt-get install xorg-driver-fglrx
$ sudo depmod -a
$ sudo aticonfig --initial
$ sudo aticonfic --overlay-type=Xv
$ sudo startx
Se avete fatto tutto correttamente come per magia vi apparirà la schermata del Desktop di Ubuntu:
Dopo averlo provato un po’, se vi ha convito potete installarlo cliccando sull’icona Install:
A questo punto potete fare riferimento alla guida del Wiki di Ubuntu 7.04 “Feisty Fawn” dalla sezione Lingua:
alla sezione Partizionamento:
Nel caso in cui ne abbiate bisogno, in fondo a questa sezione è riportata anche una guida per il partizionamento manuale (sfortunatamente non corrisponde al tool messo a disposizione dalla live di Ubuntu per il partizionamento manuale):
Comunque occorre creare due partizioni: una di swap, la dimensione consigliata è specificata nella guida al partizionamento manuale, ed una primaria con filesystem ext3 e punto di mount / sulla quale viene installato il sistema. Se avete altri sistemi operativi linux installati, nella guida al partizionamento manuale viene detto anche questo e vengono specificati i sistemi linux, potete usare la partizione di swap già precedentemente utilizzata.
Al termine di questo passo riprendete a seguire la guida sull’installazione grafica dalla sezione Assistente alla migrazione:
Fino alla sezione Fine (senza prendete per oro colato ciò che c’è scritto dopo, ovvero che Ubuntu si riavvierà e FUNZIONERA’, perchè a me non è capitato!):
A questo punto, terminata l’installazione, se avete scelto la voce Riavvia ora, oppure se non lo avete fatto e adesso volete riavviare il pc il sistema si riavvia. Mi raccomando: TOGLIETE IL CD!
Vedrete GRUB, il boot loader, che vi evidenzia Ubuntu per l’avvio.
Avviato Ubuntu, se non siete fortunati, vi capiterà la stessa cosa che è capitata col CD-live, ovvero la schermata blu: scegliete NO (una o due volte, non ricordo). Questa volta, però, prima di ridigitate le linee di comando già citate in precedenza, è necessario inserire il nome utente e la password di login (non vi preoccupare se mentre scrivete la password non vedrete nulla a video, nemmeno i soliti ****, perchè i sistemi Unix e Linux hanno questa particolarità).
Adesso potete scrivere a terminale i comandi di prima, che per comodità vi riporto:
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get dist-upgrade
$ sudo apt-get install xorg-driver-fglrx
$ sudo depmod -a
$ sudo aticonfig --initial
$ sudo aticonfic --overlay-type=Xv
$ sudo startx
Adesso siete effettivamente in Ubuntu 7.04 installato sul vostro PC: COMPLIMENTI! E adesso??? Come probabilmente avrete notato, così come quando è partita la versione live, anche adesso vi sarà apparsa sullo schermo una nuvoletta che vi avvisa che alcuni driver sono “ristretti”. Cliccate e vi si aprirà la finestra del gestore dei “Restricted Driver” . Abilitate il tutto: sarà richiesto un riavvio, lo farete, e questa volta non sarà più necessario inserire tutti quei comandi perchè tutto andrà a buon fine.
Successivamente, se vi balenasse in mente, e so che accadrà, la bizzarra idea di attivare gli effetti Desktop, non ci riuscirete. Non disperate, vi rimando ad un’ottima guida per l’installazione di Beryl.
Ora, sempre se non siete fortunati, quando avvierete Beryl col comando
$ beryl-manager
dovrete fare i conti con una serie infinita di errori e worning che saranno visualizzati a terminale. Non disperate, se ci fate caso, in alto, accanto ad orologio e roba varia sarà visualizzato un diamante rosso. Adesso, non so se proprio necessario, comunque potete impostare il gestore degli effetti grafici da Beryl a Compiz. Potete comunque chiudere il diamante rosso e adesso se tentate di abilitare gli effetti grafici, ne avrete la possibilità: selezionate quelli necessari, ne sono 2, Desktop cubo e finestra fluttuanti e confermate. Qualora successivamente non riusciate più ad usare l’effetto cubo (Ctrl+ALT+tasto sinistro del Mouse, oppure Ctrl+ALT+frecce direzionali) potete seguire questa semplicissima guida:
Questo a me succede quando, dopo aver abilitato gli effetti desktop, apro nuovamente la finestra per la loro abilitazione. Il valore hsize diventa 1, non so per quale motivo.
Spero di essere stato chiaro e d’aiuto. Per qualsiasi problema contattatemi.
Fonti: [1]: http://wiki.ubuntu-it.org/ConfigurareXorg [2]: http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/Grafica [3]: http://wiki.ubuntu-it.org/PartizionamentoManuale [4]: http://appuntiubuntu.wordpress.com/2007/04/24/effetti-desktop-con-driver-fglrx/#more-28 [5]: http://ubox.wordpress.com/2007/04/12/feisty-xglaticompiz/